Le previsioni del lotto, quando supportate dalla statistica, si basano su degli archivi in cui sono registrati i numeri estratti e le ruote su cui vengono estratti.

Ciascuno dei 90 numeri infatti ha un suo ciclo di sortita. Per la legge dei grandi numeri formulata da Bernoulli, la probabilità che un pronostico effettuato su un fenomeno aleatorio, come lo è il gioco del lotto, sia corrispondente al vero, è tanto più probabile quanto maggiore è il campione di riferimento che abbiamo a disposizione.

Il nostro archivio, che è il cuore dei nostri pronostici, contiene dati ed estrazioni complete a partire dal 1682 fino ad oggi. Esso migliora e cresce giorno dopo giorno, estrazione dopo estrazione.

La previsione sui numeri ritardatari può essere molto più immediata quando giochiamo un'ambata, che in realtà ha molteplici possibilità di vincita qualsiasi numero giochiamo, dal momento che corrisponde alla sortita di un numero e ha un pronostico unico, di una probabilità su 18, che esso venga effettivamente estratto (corrispondente al suo ciclo medio matematico). Per questo motivo la vincita non è alta e corrisponde a 11,232 volte la posta.

Più remunerativo dell'ambata, corrispondente sempre all'estrazione di un solo numero, è l'estratto determinato, in cui la previsione tiene conto non solo del numero in sé, ma anche della sua posizione di sortita.

Un fattore che è necessario tenere a mente è che il gioco del lotto si basa su eventi senza memoria. Questo significa che le estrazioni sono totalmente slegate le une dalle altre e che la statistica si basa non su una divinazione o su una legge riguardante un fenomeno di natura deterministica, ma su una serie di fenomeni appartenenti al passato, alla storia nazionale del gioco del lotto.

Se il futuro è sempre incerto e non vi sono formule universali che garantiscono la vincita, è l'analisi degli eventi trascorsi la chiave delle previsioni che si basano su metodi statistici.


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